La voce arriva calda e squillante, ma soprattutto energica: Barbara Ottaviani è così, energia ed entusiasmo allo stato puro, amore per il benessere e per la bellezza a 360 gradi, profonda conoscitrice delle dinamiche che sottendono l’equilibrio psicofisico e curiosa esploratrice del forte legame dell’essere umano con la Natura.
Il suo curriculum la dice lunga sulla sua preparazione: dietista, estetista, naturopata, personal trainer, docente di tecniche di massaggio e anatomia energetica costituzionale, esperta in riflessologia, linfodrenaggio, massaggio ayurvedico, ribilanciamento energetico, riequilibrio dei meridiani energetici, studio kinesiologico muscolare, tecniche di rilassamento, e, quando le restrizioni della pandemia glielo concederanno, guida cicloturistica sportiva ambientale.
«Sono sempre stata una grande appassionata del benessere e della bellezza, soprattutto femminile, e i miei (molteplici ndr) studi mi hanno permesso di mettere insieme la parte del bodywork con il benessere psicofisico e la sfera biochimica.
Considero fondamentale l’alimentazione (dovremmo considerare il cibo come il primo farmaco per l’essere umano) e indispensabile il movimento: la salute è il risultato di un equilibrio dinamico tra la nostra parte strutturale (cellule, muscoli, apparato respiratorio, scheletrico, etc), quella psichica – emotiva e quella biochimica.
Non è un caso che la kinesiologia applicata consideri il corpo umano come un triangolo, dove ogni lato rappresenta una specifica parte e dove l’unione delle parti, se ben in equilibrio dinamico tra loro, rappresenta il nostro benessere a 360gradi.
Se c’è qualcosa di buono che questa pandemia ha portato, quello è sicuramente il recupero del nostro legame con la Natura, andato perso da tempo ma insito nel nostro DNA.
È come se si fosse risvegliato un richiamo molto forte e collettivo alla realizzazione di un grande disegno di sostenibilità, e quindi al valore delle cose semplici, alla riscoperta degli alimenti tradizionali e del territorio, al benessere psico fisico come priorità assoluta per poter vivere bene.
E la Natura, in tutto questo, gioca un ruolo fondamentale, perché ci offre le soluzioni per il raggiungimento del benessere, a partire dall’alimentazione e quindi dalla parte biochimica del nostro corpo»
Barbara, quindi cosa possiamo dire del baobab e della moringa, due alimenti sui generis nel panorama mondiale delle specie vegetali?
«Era questo quello a cui mi riferivo poc’anzi: la Natura contiene tutte le risposte.
La moringa viene utilizzata da 5mila anni in Ayurveda, ma era nota anche ai romani e agli antichi egizi, e insieme al baobab è un superfood: non è un caso che, per tutte le loro caratteristiche straordinarie, siano entrambi originari di luoghi dove la popolazione aveva e ha tuttora l’esigenza di avere un prodotto di questo tipo.
I vegetali in generale hanno tantissimi poteri, contengono minerali, vitamine, fibre, e tutte quelle biomolecole di principi attivi che utilizziamo nelle fitoterapie, ma non hanno tutti gli aminoacidi essenziali, tipici costituenti delle cosiddette proteine nobili, di cui il corpo ha bisogno perché non riesce a costruirli da solo e che normalmente vengono prese dal regno animale.
La moringa e il baobab contengono invece tutti gli 8 amminoacidi essenziali, i mattoni, per intenderci, che costituiscono le proteine, e sono gli unici vegetali a possedere queste preziose caratteristiche.
Chi segue una dieta vegana o vegetariana, dovrebbe integrare il proprio stile alimentare con questi due superfood che, stimolando la funzione plastica, aiutano a mantenere la produzione di nuove proteine per avere la certezza di preservare il trofismo dei tessuti, ovvero la tonicità. In generale le donne dai 40-50 anni in su, subiscono un drastico calo della capacità di sintesi di collagene dermico e acido ialuronico (calo che inizia a 29 anni e aumenta drasticamente a 50 anni). Per mantenere elevata la produzione del collagene dermico (ovvero la proteina che fa da impalcatura della nostra pelle), dovrebbero assumere baobab e moringa».
Barbara, vediamo quindi questi due straordinari vegetali nel dettaglio
«Definirli straordinari in effetti è riduttivo, perché sono davvero unici.
La moringa contiene ben 46 tipi di antiossidanti, fondamentali per mantenere le funzioni delle cellule vitali e quindi non solo per preservare da rughe e diminuzione di tonicità, ma anche per contribuire alla prevenzione del degrado cellulare. È poi ricca di vitamine, molto di più degli alimenti che conosciamo tutti comunemente: la moringa, a parità di peso, contiene infatti 7 volte la vitamina C contenuta nelle arance, 4 volte la vitamina A delle carote, 3 volte il potassio delle banane e 4 volte il calcio contenuto nel latte.
La moringa è un ottimo antinfiammatorio, con caratteristiche epatoprotettive, ma favorisce anche una corretta attività gastrica, peptica e peristaltica, contribuendo a contrastare flatulenza e meteorismo e a mantenere in salute tutta la parte biochimica della digestione.
Quanto al baobab possiamo tranquillamente ripeterci: superfood, contiene anch’esso tutti gli 8 amminoacidi essenziali, è un’importante risorsa di vitamina C, si utilizzano i suoi frutti, fiori, foglie, e la polpa del frutto, quando esso è ancora morbido, viene impiegata nella farmacopea classica contro le problematiche alle vie respiratorie, mentre le foglie per ripristinare il corretto metabolismo dell’intestino, e quindi contro fenomeni diarroici.
Il baobab mantiene l’acqua all’interno delle cellule, ovvero mantiene un corretto fattore idrico all’interno della pelle, ed è ricco di vitamina C, vitamina PP, vitamine del gruppo B, molti antiossidanti e molti elettroliti.
Il baobab è importantissimo per le sindromi da stanchezza, in quanto ha una funzione energizzante.
E infine va precisato che in 11 anni di ricerche condotte in Africa e in Madagascar, non sono mai stati evidenziati, sia per il baobab che per la moringa, gradi di tossicità».
Ringraziamo Barbara Ottaviani per questo prezioso intervento, ci auguriamo di averla ancora nostra gradita ospite per continuare a parlare di benessere che, come lei ci ricorda, è fatto di alimentazione, esercizio fisico – mentale e aria aperta.
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