La ricerca di un bebè spesso si rivela un incubo: il tasso di infertilità nelle coppie in Italia è di circa il 15%, il che ci porta a essere l’ottavo Paese al mondo per trattamenti di fecondazione assistita e uno dei Paesi in Europa con il tasso di fertilità più basso.
Le cause sono molteplici: da problemi genetici, a stress, a infezioni, a disfunzioni ormonali, fino ad arrivare a un più banale aumento dell’età in cui si decide di procreare (a sua volta per effetto di condizioni economico lavorative inadeguate in giovane età).
Recentemente gli studi hanno evidenziato uno stretto legame tra alimentazione e fertilità: lo stile di vita inciderebbe notevolmente sulla capacità di fare figli, sia per l’uomo che per la donna, tanto che nei percorsi di fecondazione assistita si inizia a porre l’accento sulla prevenzione a tavola.
La dieta ideale per cercare un figlio dovrebbe essere comprensiva di proteine vegetali, in particolare legumi, di cereali integrali, vitamine, olio di oliva extravergine utilizzato a crudo, di verdura a foglia verde scuro, di frutta fresca, e di carne e pesce con moderazione.
Da evitare sarebbero i grassi saturi come il burro e lo strutto, responsabili di colesterolo cattivo e alla base di un peso non proprio ottimale per portare avanti una gravidanza.
Ma la dieta da sola non basta, a questa bisognerebbe associare una moderata ma costante attività fisica: che si tratti di nuoto, corsa, passeggiata o esercizi a corpo libero, il movimento migliora la mineralizzazione ossea prevenendo l’osteoporosi, riduce il rischio di malattie cardiovascolari, migliora le funzionalità di stomaco e intestino, supporta la salute mentale, riduce stress, ansia e insonnia, e aumenta il consumo energetico, contribuendo a mantenere il controllo del peso.
Ma che siate alla ricerca di un bambino oppure no, la parola d’ordine in generale per stare bene con gli altri e con sé stessi è sempre quella: buonsenso.
Alimentazione adeguata ma sana, esercizio fisico regolare ma senza esagerare e in generale buone abitudini, sono la naturale declinazione del buonsenso, oltre che il passaporto per una vita migliore.
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