Una scheda dettagliata ed esaustiva della moringa è presente nell’archivio della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, nella sezione dei prodotti tipici locali.
La Moringa infatti è un arbusto diffuso in India, Etiopia, Filippine e Sudan, coltivata in Africa occidentale, orientale e meridionale, in Asia tropicale, in America Latina, nei Caraibi, in Florida e nelle isole del Pacifico: non è un caso che ne esistano di 13 specie diverse, anche se è la Moringa olifera la più ampiamente coltivata, originaria dell’Asia meridionale, in particolare ai piedi dell’Himalaya.
Tutte le sue parti, e quindi corteccia, baccelli, foglie, noci, semi, tuberi, radici e fiori, sono commestibili e utilizzabili: ecco perché la Moringa è da considerare una pianta davvero speciale.
Qualche esempio? Le foglie vengono impiegate sia fresche che essiccate e macinate in polvere, come nel nostro prodotto Baobab&Moringa, mentre la pasta realizzata con i semi serve a purificare l’acqua e a renderla potabile.
La moringa, come ben specifica la FAO, ha proprietà antibiotiche, anti Tripanosoma (un parassita trasmesso all’uomo che provoca la malattia di Chagas, una infezione che provoca circa 12.500 morti all’anno), contro ipotensione, antispasmodiche, antiulcera, antiinfiammatorie, ipocolesterolemiche e ipoglicemizzanti.
Ma non solo: le foglie sono ricche di proteine, vitamine A,B e C, e sali minerali, tanto da essere fortemente raccomandate per le donne incinte, per le mamme che allattano e per i bambini più piccoli.
La moringa è considerata una fonte di nutrizione e di medicina per le famiglie, oltre che di reddito, ma si rivela anche amica dell’ambiente, grazie alla sua funzione frangivento, che riduce l’erosione del suolo.
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